Araba Talk
Che tu ci conosca da tempo o che tu voglia approfondire la nostra conoscenza, questa è la pagina che fa al caso tuo.
Benvenuto su Araba Talk, l’unico vero talk show targato Araba Fenice, dove potrai entrare ancor più in contatto con la nostra azienda.
Ad oggi sanificare il proprio luogo di lavoro non è più una cosa secondaria.
Per questo abbiamo deciso di consegnarti dei mini-video in cui ti raccontiamo il modo migliore per eseguire la sanificazione della tua attività.
Scopri come noi di Araba Fenice operiamo in questo settore nozioni utili sul mondo della sanificazione per aziende.
Storia e filosofia dell'azienda - tenuta da Clausio Totaro (Amministratore unico)
DOMANDA: Ci parla un po’ dell’azienda e della sua storia?
RISPOSTA: Lavoro nel settore delle pulizie e delle global service da oltre 10 anni e Araba Fenice è nata dalla mia precisa volontà di fare le cose in un determinato modo.
Dopo aver accumulato tanti anni di esperienza in qualità di responsabile commerciale e tecnico specializzato nelle gare d’appalto ho deciso di fondare questa azienda con le idee molto chiare fin dal primo giorno.
In primis c’era la volontà di creare un’azienda costruita intorno alle persone, e quindi che lavorasse unita e compatta verso quelli che sono gli obiettivi che mi sono dato prima di iniziare.
E per costruita intorno alle persone intendo sia tutti i componenti dello staff che anche i clienti, la mia idea è quella che creare rapporti umani, ancor prima che creare rapporti di lavoro sia probabilmente il modo migliore per creare una grande azienda, perché non è possibile far crescere un’azienda che già dal suo interno è marcia, vedo tanti contesti lavorativi in cui si creano invidie, gruppetti, favoritismi a destra e a manca e ovviamente tutto questo non fa che creare inceppamenti nelle attività produttive, si lavora male, si spreca tempo.
La mia visione come leader dell’azienda è proprio questa, creare un gruppo di lavoro unito, soddisfatto, felice ed orgoglioso di far parte della famiglia Araba Fenice.
Sono convinto che questo sia proprio l’elemento cardine su cui poggiare le fondamenta dell’azienda.
DOMANDA: Quali sono le altre componenti che secondo te sono indispensabili per guidare un’azienda?
RISPOSTA: Poi c’è tutto il resto, la conoscenza del mercato, dei servizi, della concorrenza, le capacità di gestione economico finanziaria e soprattutto la mentalità imprenditoriale.
Senza un adeguato e forte mindset imprenditoriale è molto difficile sopravvivere, specialmente in un contesto molto ostile per gli imprenditori che è tutto il sistema Italia.
Pertanto, la mia ricetta per gestire e far crescere al meglio l’azienda è composta da quattro punti:
1) tanto impegno e predisposizione al sacrificio
2) voglia di imparare – tanta umiltà
3) la capacità di guidare con l’esempio, ricordando sempre che non esiste un io ma un noi.
4) Fare in modo che esistano delle regole e che tutti le condividano prima ancora che rispettarle.
Perchè scegliere un impresa qualificata e non considerare il prezzo come unico elemento di valutazione - tenuta da claudio totaro (amministratore unico)
DOMANDA: Quanto è importante affidarsi ad una impresa qualificata?
RISPOSTA: A causa di un ormai vecchio e antiquato retaggio mentale ancora oggi si tende a considerare il servizio di pulizia come un qualcosa di poco valore, spesso e volentieri perfino superfluo.
Una grande moltitudine di imprenditori/dirigenti che decidono di affidarsi ad una ditta esterna per effettuare le pulizie dei propri uffici/aziende tende a considerare il prezzo come unico elemento di valutazione e scegliendo quindi l’operatore che offre il prezzo più basso.
Poi magari, ovviamente, si ritrovano scontenti e inizia una serie di problematiche e scocciature infinite tra continue “segnalazioni di non conformità, ritardi, interventi saltati” ecc. ecc.
La cosa ovviamente non mi sorprende più di tanto, dalle mie parti un vecchio proverbio dice che “Come spendi così mangi” il che significa che se vuoi avere un servizio di qualità non puoi pensare di averlo gratis o quasi.
DOMANDA: Come fanno certe aziende ad offrire prezzi così bassi?
RISPOSTA: Spesso e volentieri dietro a questi prezzi stracciati si nascondono aziende non in regola, dipendenti non assicurati, oppure che lavorano 10 ore al giorno (che già di per sé non è una cosa legale) per 25€ (giuro davvero di aver incontrato una persona in questa condizione), aggiungerei anche la scelta di prodotti e attrezzature non conformi a quelle che sono normative vigenti.
Ora, noi italiani siamo sempre i primi a lamentarci del governo, del sistema che non funziona ecc. ecc. però poi siamo i primi ad incentivare questi comportamenti decisamente scorretti solo per risparmiare qualche euro, tra l’altro accontentandosi di un servizio di pessima qualità.
Operai regolarmente assunti e formati, prodotti di qualità, disponibilità a risolvere urgenze ed emergenze a tempo zero rappresentano un valore aggiunto ed hanno per forza di cose un costo, come dicevo prima la qualità si paga.
Concludo dicendo che per fortuna in questo particolare storico in cui si presta grande attenzione all’aspetto sanitario, le cose un po’ stanno cambiando e mi fa piacere vedere che esiste una maggiore attenzione da parte di chi deve prendere decisioni in merito.
Araba Fenice – come operiamo - tenuta da mariantonietta vitti (addetta controllo qualità)
DOMANDA: Araba Fenice è diventata una bella realtà imprenditoriale, qual è il vostro modo di operare?
RISPOSTA: Sono Mariantonietta, addetta al controllo qualità dell’azienda.
Quando il cliente ci contatta, attraverso una delle varie modalità (dal sito, whatsapp, via mail) il primo passaggio, che riteniamo essere il più importante è quello di fissare il sopralluogo che ci permette di comprendere le esigenze del cliente e le tipologie di servizi richieste.
In fase di sopralluogo compiliamo la scheda di rilevamento in cui annotiamo tutte le richieste e le specifiche relative al cantiere.
Successivamente viene fatta l’analisi di quanto emerse in fase di sopralluogo e viene stilato un programma di interventi con i relativi costi che vanno a formare l’offerta per il cliente.
A seguito dell’accettazione del preventivo viene stabilito il cronoprogramma del o degli interventi e si procede con le operazioni.
DOMANDA: Una volta terminate le operazioni che cosa succede?
RISPOSTA: A fine lavori, provvediamo insieme al committente ad effettuare nuovamente una verifica delle aree trattate per accertarsi che le operazioni siano state svolte correttamente e secondo quanto richiesto dal cliente.
Mettiamo anche a disposizione dei nostri clienti top un servizio di assoluto prestigio che è quello del tampone antibatterico, che per mezzo di un laboratorio chimico specializzato ci permette di fornire al cliente la certificazione che garantisce al 100% sulla salubrità degli ambienti e dell’efficacia degli interventi.
Tutte queste attività sono state procedurizzate e vengono registrate in un’apposita reportistica.
L’insieme di questi processi ci consente di avere un totale monitoraggio di tutte le attività e la conseguente soddisfazione del cliente.
Inoltre, abbiamo creato il programma ambassador come strumento premiante per i nostri clienti.
Si tratta per l’appunto di una opportunità riservata esclusivamente ai nostri clienti che consiste nel fatto che per ogni azienda che ci presenta che si trasforma in un cliente ordinario gli dà diritto a ricevere non solo una scontistica riservata ma anche prestazioni aggiuntive, servizi collaterali e ulteriori benefit.
Come ho già detto per poter entrare in questo programma occorre essere nostri clienti e abbiamo creato una apposita fidelity card che certifica l’iscrizione.
Correlazione tra sanificazione e covid. l’importanza di sanificare - tenuta da claudio totaro (amministratore unico)
DOMANDA: Come si possono mettere in sicurezza gli ambienti privati e di lavoro relativamente al Covid 19?
RISPOSTA: Come abbiamo potuto, purtroppo, imparare in questa era di Covid 19 la trasmissione dei virus può avvenire sia per via diretta, attraverso il contatto con particelle virali che per via indiretta, attraverso superfici contaminate.
Per quanto riguarda il contagio per via diretta, le precauzioni da prendere sono quelle che ormai conosciamo benissimo e quindi l’uso della mascherina e il distanziamento sociale.
Invece per quanto concerne il contagio attraverso le superfici contaminate l’unico strumento di protezione è quello di sanificarle con modi e tempi adeguati.
L’attenzione si concentra sulla possibilità del Coronavirus di sopravvivere diverse ore sulle superfici e negli ambienti.
Il ceppo di coronavirus umano può rimanere attivo a temperatura ambiente su diverse superfici come metallo, vetro o plastica in un tempo compreso da 2 ore a 9 giorni.
Inoltre le particelle integre del virus possono essere ritrovate nell’aerosol fino a 3 ore, sul rame fino a 4 ore, sul cartone fino a 24 ore e fino a 3 giorni sulla plastica e sull’acciaio.
Tali dati dimostrano la possibilità di trasmissione di SARS-CoV-2 tramite aerosol ed oggetti inanimati.
La sanificazione degli ambienti permette la protezione efficace e sicura contro i microbi.
Oggi a causa dell’emergenza generata dal diffondersi del Coronavirus è diventata un tema quanto mai attuale e importante e questa situazione non ha fatto altro che aumentare la consapevolezza di quanto sia importante igienizzare le superfici e gli ambienti nel quale interagiamo sia nella vita privata che in quella lavorativa.
L’attuale normativa parla di “effettuare le sanificazioni in maniera periodica”, che di per sé vuol dire tutto e non vuol dire niente, nel senso che ogni singola attività dovrebbe pianificare insieme ai propri consulenti della sicurezza tempistiche e frequenza degli interventi, in base al fatto che l’azienda, ad esempio, può avere più o meno dipendenti, essere aperta o meno al pubblico, trattare alimenti o meno.
Pertanto, non siamo noi operatori del settore a dover consigliare la giusta frequenza in quanto non conosciamo il livello di rischio presente nelle varie attività.
DOMANDA: Cosa dicono i protocolli in vigore?
RISPOSTA: Il protocollo per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro del 14 marzo 2020 è stato definito da sindacati e imprese in accordo con il Governo, e consiste in 13 punti da attuare per prevenire la diffusione del nuovo Coronavirus nei luoghi di lavoro.
Il protocollo è stato integrato il 24 aprile ed è inserito come allegato 6 nel DPCM 26 aprile 2020, regolamentando come obbligatori gli interventi di disinfezione per la riapertura dei luoghi di lavoro.
Tra le misure espresse viene stabilita la necessità delle azioni di sanificazione negli ambienti di lavoro, e una nuova organizzazione degli spazi.
Il protocollo indica che le aziende devono assicurare la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di svago.
In particolare sottolinea che nel caso di presenza di persona positiva al COVID-19 nell’attività, ma anche per la riapertura nelle aziende nelle regioni più colpite (ad esempio le regioni del Nord Italia), l’obbligo per la riapertura, di effettuare una sanificazione profonda ed aggiuntiva. I riferimenti per queste disposizioni relative ad interventi di sanificazione “straordinari” sono riportati nella circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute.
Sanificazione ad ozono - tenuta da claudio totaro (amministratore unico)
La sanificazione ad ozono è ad oggi uno degli argomenti più controversi in materia di lotta al coronavirus.
Gli enti preposti hanno più volte cambiato versione in merito creando ed alimentando ancora più confusione nella mente delle persone, quindi occorre fare un po’ di chiarezza in merito.
L’ozono è un gas naturale, che si trova sulla terra ad un alto livello dell’atmosfera e serve per proteggere il pianeta dai raggi uv.
Nell’ambito della sanificazione ci sono evidenze scientifiche che risalgono addirittura agli anni 90 e che vengono dagli Stati Uniti che certificano che l’utilizzo dell’ozono è estremamente efficace per la sterilizzazione degli ambienti e delle superfici, e questo vale per qualsiasi tipo di batterio/virus/muffa ecc.
Quindi insomma come possiamo capire da tutto ciò è evidente che esso possa e debba essere utilizzato come strumento per mettere in sicurezza gli ambienti.
DOMANDA: Ci puoi spiegare come funziona?
RISPOSTA: Certamente, per effettuare questo tipo di intervento oggi si utilizzano i cosiddetti generatori di ozono, ne esistono di varie dimensioni, che vengono inseriti negli ambienti da trattare per il tempo necessario (che cambia chiaramente in base alla grandezza dell’ambiente) ed interviene trasformando tutto l’ossigeno presente in ozono, attraverso un processo chimico chiamato ossidazione.
Questo passaggio elimina e distrugge ogni batterio presente nell’aria e sulle superfici ripristinando la totale salubrità dell’aria.
Bisogna prestare molta attenzione perché respirare aria a livello di ozono può essere molto pericoloso, infatti esso ci mette circa un paio d’ore per ritornare allo stato di ossigeno e in questo lasso vi deve essere un divieto assoluto di ingresso agli ambienti trattati da parte degli utenti, solo ed esclusivamente il personale addetto munito dei dovuti dispositivi di sicurezza può accedere alle aree.
DOMANDA: Ma quindi in definitiva questa sanificazione ad ozono risponde ai parametri imposti dal ministero della salute in merito alla lotta al Covid 19?
RISPOSTA: Allora, nelle varie circolari emesse dal Ministero della Salute, purtroppo non è menzionata in quanto si ritiene che possano essere utilizzati solamente prodotti a base di ipolocrito di sodio, Sali quaternari di ammonio e perossido di idrogeno.
Tuttavia io ritengo che dietro questa decisione ci siano come sempre grossi interessi politici e non voglio aggiungere altro, dico solo che visto che l’efficacia degli interventi di sanificazione ad ozono è stata ampiamente dimostrata oggi si può utilizzare come intervento di 2° livello, nel senso che dopo il primo intervento effettuato con i vari prodotti chimici che ho menzionato poco fa si può aggiungere una sanificazione ad ozono, in primis per una maggiore efficacia e poi perché essa ha anche il potere di rimuovere tutti i residui di prodotto chimico dalle superfici rendendole immediatamente fruibili.
Differenza tra pulizia e sanificazione – procedure (tenuta da mariantonietta vitti (addetta controllo qualità)
DOMANDA: Ci puoi spiegare la differenza tra pulizia e sanificazione?
RISPOSTA: Sicuramente è molto importante sottolineare la differenza tra sanificazione e pulizia, in quanto trattasi di operazioni che seppur collegate sono ben distinte.
La pulizia consiste nell’insieme di quei procedimenti e operazioni volti a rimuovere polveri e materiale non desiderato da superfici, oggetti e ambienti con prodotti e attrezzature adeguate al tipo di area da trattare.
Un preventivo intervento di pulizia accurata è propedeutico alla buona riuscita di un intervento di sanificazione.
La sanificazione riguarda il complesso di procedimenti ed operazioni atti a rendere sani determinati ambienti, eliminando la carica batterica presente nell’aria e sulle superfici.
Aldilà delle attrezzature usate, quello che più di tutto differenzia un intervento di pulizia da uno di sanificazione è l’impiego del prodotto corretto, che possieda tutte le certificazioni ministeriali.
DOMANDA: SERVONO DELLE AUTORIZZAZIONI PER EFFETTUARLE?
RISPOSTA: Voglio ricordare che per poter eseguire gli interventi di sanificazione occorre essere autorizzati ai sensi della legge 247/97, tale autorizzazione deve risultare nella visura camerale dell’azienda.
Nel caso in cui ci si affidi ad un’azienda sprovvista di tale autorizzazione, le sanzioni previste sono sia a carico del cliente che della azienda stessa, motivo per cui vi suggerisco di richiedere tutta la documentazione quando contattate un’azienda del settore.
DOMANDA: ESISTONO DIVERSI TIPI DI SANIFICAZIONE?
RISPOSTA: Si assolutamente, esistono vari tipi di sanificazione, tra cui quella manuale, quella con il nebulizzatore, quella con il termonebbiogeno, quella ad ozono e quella con il vapore secco.
Le varie specifiche verranno trattate in un altro video ma voglio ribadire che è estremamente importante scegliere la tipologia adatta di sanificazione in base al tipo di ambiente in cui si va ad intervenire.
Sanificazione con nebulizzatore e con termonebbiogeno tenuta da claudio totaro (amministratore unico)
DOMANDA: SI SENTE TANTO PARLARE DI SANIFICAZIONE CON NEBULIZZATORI, DI COSA SI TRATTA?
RISPOSTA: Oggi parliamo di quella che è sicuramente la tipologia più diffusa di sanificazione, ovvero quella effettuata mediante l’uso dei così detti nebulizzatori.
Sono delle attrezzature molto diffuse in quanto esistono delle versioni “base” che hanno dei costi molto accessibili, e quindi anche alla portata dei “sanificatori improvvisati”.
Questo tipo di intervento viene effettuato in genere in ambienti di dimensione medio – piccoli, quali ad esempio uffici, negozi e piccole attività in genere.
La nebulizzazione (talvolta detta impropriamente “atomizzazione”) è la riduzione di un liquido in parti minutissime (gocce) che si ottiene ad esempio facendo scontrare il liquido con un getto d’aria ad elevata velocità oppure costringendo il liquido a passare attraverso un orifizio avente una sezione di passaggio molto stretta.
Essa assicura un’adeguata disinfezione da eventuali / possibili residui di / da secrezioni (saliva, secrezioni nasali, espettorato) che potrebbero aver contaminato le superfici che vengono a contatto con le mani (corrimano / passamano, pulsanti ascensore, citofono, scrivanie e superfici varie).
DOMANDA: C’E QUALCHE ALTRA ATTREZZATURA ADATTA AGLI AMBIENTI PIU GRANDI?
RISPOSTA: Certamente, esiste poi un altro strumento chiamato termonebbiogeno che è il fiore dell’occhiello della nostra azienda, è equiparabile ad una sorta di cannone che genera fumo secco.
Il prodotto sanificante in sostanza anziché essere “irrorato” sotto forma di goccioline umide fuori esce sotto forma di fumo secco ed è incredibilmente efficace perché il fumo generato riesce a raggiungere qualunque punto nell’ambiente anche quelli più nascosti o più alti.
In genere questo tipo di intervento viene effettuato in ambienti di dimensione medio – grandi, come ad esempio fabbriche, capannoni, sale congressi, officine, edifici scolastici proprio perché grazie alla sua grande capacità riesce a far risparmiare molto tempo sulle grandi distanze.
Entrambi gli strumenti comunque garantiscono ottimi risultati, purché ovviamente venga utilizzato il prodotto corretto, diluito nella maniera più appropriata.
Derattizzazione - tenuta da claudio totaro (amministratore unico)
DOMANDA: Che cosa si intende per derattizzazione?
RISPOSTA: Per derattizzazione si intendono gli interventi mirati ad allontanare ed eliminare ratti e topi da proprietà private o ambienti pubblici frequentati da persone, come case, aziende, parchi e giardini.
Le azioni di controllo ed eliminazione dei topi sono sempre più richieste in ambienti privati o aziendali, a causa dell’inurbazione progressiva degli ambienti naturali che ha portato al contatto sempre più stretto tra persone e animali, come appunto i roditori.
Un’eliminazione tempestiva di topi è resa necessaria dalla loro estrema prolificità e dal pericolo che possano trasmettere pericolose malattie, che in alcune condizioni provocano perfino la morte.
DOMANDA: E possibile effettuare derattizzazioni “fai da te” oppure è preferibile rivolgersi a degli specialisti?
RISPOSTA: Se a prima vista può sembrare la soluzione più immediata e a basso budget in realtà potrebbe comportare alcuni pericoli per persone e animali domestici, e quasi mai risulta efficace.
Affidarsi a degli esperti invece è decisamente più opportuno in quanto gli interventi contro topi e ratti sono scelti in base alla gravità delle infestazioni.
Per capire quali soluzioni di derattizzazione sono più adatte al tuo caso è necessario un primo controllo, o ispezione, dell’area interessata.
In alcuni casi è importante intervenire con la sistemazione di postazioni di monitoraggio.
Le postazioni per il controllo dei roditori sono un valido strumento per valutare l’effettiva presenza di topi o ratti nelle proprietà private.
Inoltre, in caso di infestazioni in aziende c’è anche il problema di non adeguarsi alle normative vigenti.
In definitiva possiamo sostenere che l’utilizzo di prodotti e sistemi corretti rende la derattizzazione un processo verificabile ed efficace.
Mentalità da imprenditore – il cacciatore - tenuta da claudio totaro (amministratore unico)
DOMANDA: Al giorno d’oggi è diventato molto difficile gestire un’azienda, qual è il tuo segreto?
RISPOSTA: Personalmente ritengo che alla base di tutto ci debbano essere 2 elementi che sono assolutamente indispensabili:
1) Una visione
2) Un atteggiamento mentale positivo incrollabile
La visione è quella grande “idea” che non ti fa dormire la notte, quel sogno che vuoi fare in modo che diventi realtà.
L’amp è quell’elemento fondamentale per tenere sempre la testa dritta e continuare a pedalare anche nei momenti più duri, restando lucido e calmo.
I momenti duri ci sono sempre, c’è sempre un imprevisto, siamo continuamente bombardati da distrazioni, da persone negative ma per chi ha un AMP incrollabile non esiste ostacolo in grado di abbatterlo.
D: Quanto è importante la formazione oggi?
La verità nuda e cruda è che, per quanto siano fondamentali oggi non bastano più le competenze tecniche, né tantomeno quelle che derivano dalla formazione scolastica.
A queste bisogna aggiungere tutte quelle che vengono definite competenze trasversali, atteggiamento, comunicazione persuasiva, resilienza e tante altre.
Solamente il mix di queste competenze può creare leader e imprenditori, senza non si va da nessuna parte.
Serve una formazione costante e che sia a 360 gradi.
DOMANDA: Secondo te, quindi, sono questi i problemi che affliggono l’imprenditoria italiana?
RISPOSTA: Sicuramente il sistema Italia non è un buon “terreno” dove coltivare i propri sogni in quanto estremamente ostile, con una tassazione e una pressione fiscale assolutamente ingiustificata rispetto ai servizi che offre, però è pur vero che nonostante questo ci sono grandi imprenditori in grado di ottenere risultati strabilianti.
Per cui si, è difficile fare impresa in Italia, ma questo non deve rappresentare una scusa per rimanere fermi per anni sempre nella stessa situazione a lamentarsi, al contrario deve fungere da motivazione e da stimolo al miglioramento continuo.
Un grande imprenditore deve avere la mentalità da cacciatore, deve essere in grado di vedere un’opportunità dietro ogni problema che si presenta, di costruire una strada laddove non c’è né una già disponibile.
Spesso ci nascondiamo dietro alla famosa crisi, ma il mondo è pieno di opportunità, bisogna solo scovarle!